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Come leggere l'etichetta delle crocchette del cane senza sbagliare

Pubblicato il 12/04/2023
Nutrizione

Hai mai letto la composizione dell’etichetta del cibo che prendi al tuo cane?

La risposta a questa domanda non è per niente scontata e infatti molte persone acquistano il mangime per il proprio amico a 4 zampe tenendo in considerazione un solo fattore: il prezzo.

Sempre meno gente si sofferma a leggere l’etichetta e sempre meno persone sono in grado di leggere un’etichetta in modo consapevole.

È importantissimo saper leggere l’etichetta perchè è proprio lì che si scopre quello che in realtà si sta dando da mangiare al proprio amico a 4 zampe.

L’etichetta è in grado di fornire tutte le informazioni sulla composizione e sulla qualità di quel determinato mangime.

La cosa fondamentale, quando si compra il cibo per il proprio cane, è andare a leggere l’ordine in cui sono riportati le stesse materie prime. 

La presenza delle materie prime è obbligatoria per legge e perciò non è una componente facoltativa, l’unica eccezione è fatta se l’alimento è composto da un solo ingrediente e quindi come ovvio che sia perde automaticamente il senso di essere accompagnato anche dall’etichetta.

La legge stabilisce, inoltre, che le materie prime non possono essere riportate in maniera casuale sull’etichetta ma devono essere inserite in ordine decrescente e quindi dal più presente al meno presente.

Questo cosa vuol dire?

Se il mio mangime è composto da carne, patate e piselli vuol dire che l’elemento presente in maggior quantità sarà la carne, poi le patate e poi i piselli e non diversamente.

In questo caso si può notare la non presenza delle percentuali perchè appunto non è obbligatorio il loro inserimento.

Esiste poi un’eccezione e riguarda le materie prime caratterizzanti.

Cosa sono le materie prime caratterizzanti?

Le materie prime caratterizzanti sono quelle che vengono pubblicizzate sul fronte del sacco e quindi se sulla confezione si trova la figura di un grosso salmone con accanto dei mirtilli e addirittura sulla confezione viene riportato che l’alimento è prodotto con salmone e mirtilli, quegli stessi elementi stanno ad indicare le materie prime caratterizzanti e quindi il consumatore sceglie quel tipo di mangime proprio perché sul packaging è riportata la presenza di quella materia prima e di conseguenza diventa obbligatorio, per il produttore, indicarne la percentuale.

Detto questo sull’etichetta cosa ci sarà scritto?

L’etichetta ad esempio sarà così composta: salmone 30%, riso, mirtilli 10%. 

Potremo capire, fondamentalmente, due cose:

1. Quante sono le materie prime presenti all’interno e in quanta percentuale sono inserite nell’alimento.

2. Quanto dell’elemento caratterizzante è presente all’interno del mangime dei nostri amati cani.

Bisogna fare attenzione però: il fatto che un elemento sia caratterizzante e che quindi venga riportata la percentuale non è garanzia del fatto che questo elemento sia contenuto in grande quantità. 

Capita sempre più frequentemente che in realtà la percentuale in cui è inserita la materia prima caratterizzante è veramente irrisoria.

In sintesi non bisogna farsi catturare solamente dalla presenza sulla confezione di una determinata materia prima, perché effettivamente andando a controllare ci si potrebbe imbattere in spiacevoli sorprese.

Cane che mangia crocchette

 

I trucchi a cui prestare attenzione

Esistono anche dei trucchetti messi in atto e sfruttati dalle aziende mangimistiche e più comunemente sono: il trucco del “di cui” e dell’elemento inserito più volte.

Le aziende di mangimi, fortunatamente non tutte, attuano questi trucchi per far credere a chi compie l’acquisto che stia acquistando un alimento buono quando poi nell’effettivo non lo è.

 

L’elemento inserito due volte

Questo trucchetto funziona così: in sostanza viene inserito lo stesso elemento in due formule diverse, ma capiamo meglio sull’etichetta trovo scritto ad esempio: manzo, mais e farina di mais. 

Seguendo la logica decrescente il manzo sarà presente in quantità maggiore rispetto al mais, ma il mais e la farina di mais, nonostante siano due ingredienti diversi, in realtà sono la stessa cosa e con questo stratagemma possono essere inseriti in seconda e terza posizione piuttosto che in prima. 

Quindi se ci si ritrova davanti un’etichetta di questo tipo bisogna fare molta attenzione perchè le quantità del mais potrebbero essere molto di più rispetto a quelle del manzo.

Ora che l’occhio si è fatto un pochino più esperto un ulteriore consiglio è quello di fare un po’ più di attenzione anche alle farine di carne, infatti potrebbero essere presenti in buona percentuale, però potrebbero essere composte prevalentemente da parti dell’animale che non sono in grado di fornire gli adeguati nutrienti, es unghie, corna, becchi, etc.

Esiste anche un secondo trucchetto molto usato è il trucchetto del “di cui” 

Un altro trucchetto che spesso viene usato sono le percentuali parziali. In questo caso, per farti capire, prendiamo come elemento caratterizzante una carne percepita come pregiata come può essere la carne di agnello. In alcuni alimenti si può trovare scritto sull’etichetta carne e derivati di cui agnello 6%, purtroppo una dicitura di questo tipo è molto ingannevole e molto comunemente il consumatore non lo sa.

Questo succede perché tutti i regolamenti obbligano i produttori ad inserire all’interno dell’etichetta solamente la dicitura “carne” o “carne e derivati” e non la dicitura completa come può essere quella: carne di pollo, carne di maiale, carne di agnello e via così, l’unica eccezione viene fatto per gli alimenti monoproteici e ipoallergenici. Purtroppo non è obbligatorio segnalare e indicare la specie di animale da cui è stata presa la carne e ci si può ritrovare tra le mani un alimento composto da più carni insieme.

Quando ci si imbatte in questo tipo di etichetta: carne e derivati di cui agnello 6%, farina di mais 30% e via così, quello che è sicuro è che la quantità di carne presente è superiore al 30% (essendo messa per prima) tuttavia, all’interno di quel alimento è stato usato sicuramente più di un tipo di carne ed in ogni caso la percentuale di l’agnello rimarrà solamente il 6%.

Il cane deve assumere una corretta alimentazione perchè è questo che sta alla base della sua salute e del suo benessere. Una scorretta alimentazione può portare a gravi danni soprattutto di natura metabolica.

Per scoprire qual è il cibo ideale per il tuo cane e per scoprire la razione giornaliera di pappa da dare al tuo amico a 4 zampe puoi rispondere in maniera veloce alle domande che puoi trovare cliccando l’immagine qui sotto.

 

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